L’esperto coach reggiano Lorenzo Martinelli si è accasato sulla panchina del Basket Sole Piacenza, ambiziosa società presieduta da Laura Rovellini che milita in Promozione. In una carriera da allenatore ormai ultratrentennale, Martinelli ha ottenuto ben sei promozioni e i piacentini sperano che con i colori biancorossi arrivi il settimo salto di categoria. “Quasi tutte per merito della difesa – spiega il tecnico reggiano – e al Basket Sole cercherò di partire soprattutto da qui”. Detto fatto, al suo esordio i piacentini rifilano quasi 30 punti alla Valtarese, regolata con un perentorio 62-36, a dimostrazione che la nuova attitudine difensiva richiesta è stata subito assimilata dai giocatori.
Un curriculum di primissimo piano, dove tra gli altri spiccano i campionati a Cavriago (promozione in C Dilettanti e finalista l’anno successivo, promozione in B Dilettanti la stagione dopo), a Cavezzo (promozione in A1 femminile), a Costa Volpino (DNC, play off). Di recente, ecco Martinelli a Battipaglia come responsabile del settore giovanile. Martinelli è inoltre allenatore nazionale, formatore nazionale CNA, istruttore per i corsi nazionali, formatore per i corsi istruttore di settore giovanile.
“Con l’arrivo di Martinelli al Basket Sole – sottolinea la presidente Laura Rovellini – vogliamo dare un ulteriore, forte segnale che il nostro progetto verso i giovani prosegue senza esitazioni nè tentennamenti. Martinelli per la nostra giovane società non è un lusso, è un extralusso. Con Lorenzo vivremo al massimo dell’intensità questo finale di stagione. L’obiettivo? Dare ai nostri ragazzi un’ulteriore e forte possibilità di crescita. Ulteriore e forte possibilità di crescita che vivremo anche come società, nella speranza che i play off per noi possano durare il più possibile”.
Trattativa lampo, durata una manciata di ore: “Ci ha colpito – continua Rovellini – il suo entusiasmo di fronte alla nostra proposta. Ha accettato dopo una brevissima riflessione, dichiarandosi molto interessato a quanto gli abbiamo proposto. Per noi il suo sì rappresenta un grande motivo d’orgoglio”.