CARPI 60-44 BIOMEDICA CALENDASCO (13-13; 30-21; 46-29)
Biomedica: Raggi, Castagna, Castelli, Cottini 5, Sanguinetti 2, Milanese 14, Ferrari 20, Caviati, Pettinari, Aurino 3. All. Massari, Silleci.
Si è fermata a Carpi dopo 20 vittorie consecutive l’imbattibilità della Biomedica, che con questa sconfitta in gara 1 delle semifinali ha fortemente compromesso la qualificazione alla finale per la serie B.
Si temeva questa trasferta in casa biancoblù, si pensava che sarebbe stato difficile ripetere le due larghe vittorie ottenute nella regular season, (+22 a Carpi) ma nessuno poteva immaginare una sconfitta di tali proporzioni.
E’ stata una brutta Biomedica quella vista a Carpi e questa sconfitta brucia, fa male, ma va archiviata subito e pensare solo che c’è ancora margine per ribaltare tale situazione in gara 2 domenica prossima, anche se ci vorrà una Biomedica diversa, la Biomedica che ha dominato la stagione regolare: l’imperativo per tutto l’ambiente deve essere quello di crederci, fin da subito.
Lacunoso in difesa e poco preciso in fase offensiva, Calendasco ha sofferto la pressione modenese. Dopo aver chiuso la prima frazione su un modesto 13 pari, grazie a 9 punti consecutivi di Milanese, la Biomedica comincia a perdere colpi a partire dalla metà del secondo periodo nonostante un’ottima Ferrari che, con 7 punti consecutivi, aveva riportato a -3 il gap (16-19): finale di quarto tutto modenese, per il 30-21 all’intervallo.
E’ chiaro ormai che è un Calendasco ben diverso da quello visto in campionato, anche se l’avvio della ripresa è positivo: Aurino e Ferrari danno il -3 al 23′, ma in difesa non si morde come si deve e Carpi piazza un 12 a 0 che dà il massimo vantaggio momentaneo che diventa poi un +16 all’ultima sosta. Ultimo periodo in sostanziale equilibrio per il 60 a 44 finale. E ora subito il pensiero a gara 2.
Libertà 22/04/2013 p.40