Sodini: «Al Bakery nessuno si arrende»

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Foto Libertà

Viaggiando controvento. Marco Sodini, da due settimane comandante di questo Bakery arrivato all’ottava sconfitta consecutiva, la seconda della sua gestione, tiene la testa alta e la schiena dritta, seminando quell’ottimismo che, con 8 punti da recuperare dalla zona play out a 7 giornate dalla fine della regular season, l’oggettività non fa niente o quasi per incoraggiare.
«Io ho una convinzione – spiega l’allenatore viareggino – Con una vittoria per noi potrebbe aprirsi un mondo diverso. Naturale che questa vittoria debba arrivare al più presto, magari da domenica a Chieti».
Chi sa di sport, sa che non c’è traccia di follia nelle sue parole: la storia è piena di rimonte clamorose, a qualsiasi livello. Il discorso è che mentalmente vincere ti aiuta a vincere e perdere ti porta a perdere.
«Proprio così. Io e la squadra abbiamo la fortuna di lavorare in un ambiente sano. Sabato ho vissuto la mia prima partita a Piacenza e devo dire che non in tutte le piazze hai più di mille persone a sostenerti quando sei ultimo».
Società sana, pubblico comunque al fianco: Sodini e i suoi ragazzi ripartono da qui.
«Una speranza di risollevare la situazione ce l’abbiamo ancora. Per giocarcela al meglio, io conosco una sola strada: il lavoro in palestra. Consapevoli di tutto: dei nostri limiti, ma anche dei nostri pregi. Che non sono pochi. Sabato, ad esempio, siamo riusciti nel nostro obiettivo: riuscire a competere con la capolista Treviso, concedendole ad esempio pochissimi rimbalzi offensivi, cioè una delle sue specialità».
L’espulsione di Becirovic però pesa come un macigno. Adesso il rischio è una squalifica di due giornate.
«Vedremo, credo comunque che i suoi compagni faranno di tutto per sopperire alla sua eventuale assenza».
Ancora una zoomata su sabato: «Per cominciare a vincere le partite, il nostro salto di qualità sarà quello di giocare a buoni livelli per tutti i 40 minuti. Contro Treviso tutto il divario finale lo abbiamo incassato tra il 15′ e il 25′. In serie A, non basta giocare 30′ di livello, ce ne vogliono di più. Altri dati: abbiamo perso 15 palloni, troppi. Loro hanno tirato 10 volte più di noi. Così si spiega il punteggio finale».
Sodini assicura che durante la settimana, durante gli allenamenti, non c’è proprio aria da funerale: «Neanche per idea. Tutte le componenti della società ci permettono di lavorare al meglio e la testa è solo al campo, non certo alla classifica. La mia sensazione è che qui nessuno mollerà niente fino alla fine. Niente può toglierci l’ambizione di fare al meglio il nostro lavoro».
Il tempo, insomma, è poco, ma ancora c’è: «I segnali per mantenermi ottimista non mancano. Contro Treviso, ad esempio, l’approccio alla gara è stato migliore rispetto a quello di Recanati».
A volte bastano dettagli per spostare le montagne. Domenica Chieti ci dirà. Tutti comunque, su una cosa siamo d’accordo: adesso o mai più.
Carlo Danani