Dalla vittoria in casa contro Chieti sembra passata un’era geologica. Fu il momento più felice per la Pallacanestro Piacentina. Una vittoria netta in casa doppiata dopo dal primo successo in trasferta a Latina. Chieti sembrava all’altezza di Piacenza, mentre un girone dopo Chieti è matematicamente salva e Piacenza è sempre più in un buco nero da cui sembra quasi impossibile uscirne. Un momento che dura da tutto il girone di ritorno che coach Sodini sta cercando di interrompere con il lavoro in palestra per cercare di dare soprattutto fiducia ad un gruppo che in questo momento vede solo nero. Eppure le qualità ci sarebbero e potrebbe anche bastare poter vincere una partita per rivedere una Pallacanestro Piacentina all’altezza della qualità del roster. Contro la capolista Treviso nella sconfitta casalinga Piacenza ha dimostrato di non aver alzato bandiera bianca ma di poterci essere. Una partita in cui la decisione discutibile degli arbitri di espellere Becirovic ha ovviamente cambiato gli equilibri di una partita che fino a quel momento appariva decisamente equilibrata. E’ proprio da Saniboy, la cui squalifica è stata pagata dalla Società, che ci si aspetta una reazione per prendere per mano la squadra ed insieme ai compagni provare a sbancare un campo che solamente due volte in stagione ha conosciuto la sconfitta. Per vincere è fondamentale che Piacenza riesca ad impostare i propri ritmi della partita e giocare quella pallacanestro che porti la palla velocemente dagli esterni e con altrettanta velocità rientri in area per sfruttare centimetri e qualità di Zizic e Sorokas. Per vincere è fondamentale limitare Adam Sollazzo che è la punta di diamante di un gruppo coeso che sta giocando in questo momento la sua migliore pallacanestro della stagione. Vincere è l’unica medicina per provare a rialzare la testa e lottare fino alla fine della stagione per un obiettivo reale.
Palla a due domenica alle ore 18 per capire se Piacenza riuscirà ad interrompere la striscia negativa.