Sodini: alleno un gruppo eccezionale. Pubblico super: è un punto fermo per il futuro
Sulla tavolozza delle emozioni più fresche, il Bakery trova cento colori, quasi tutti esaltanti. Si comincia con l’adrenalina di un clamoroso successo di fronte a Tortona, una delle squadre che vanno per la maggiore.
Si prosegue con una nuova prova di notevole spessore da parte di un gruppo che, nonostante sia ridotto ai minimi termini, sa varcare i confini delle aspettative più rosee.
Si continua con un pubblico ancora una volta meritevole della copertina, per quantità e attaccamento alla squadra. Ieri, poi, il nuovo stop di Matera, stavolta contro Reggio Calabria. E ora i punti che in classifica separano Piacenza dai lucani sono soltanto due: che significano quattro dalla zona salvezza per il Bakery. A tre giornate dal termine.
Ma la spada di Damocle del tempo ridotto a disposizione è sempre più incombente. Con la pressione aumentata dall’infortunio rimediato da Rodolfo Rombaldoni sabato sera. Il capitano si sottoporrà a breve ad esami approfonditi, ma le sensazioni non sono buone.
A Marco Sodini, la domanda delle cento pistole: Bakery più vicino alla salvezza. O no?
L’allenatore di Viareggio allarga le braccia: «Tutto sommato, abbiamo più o meno le stesse possibilità di salvezza di venerdì. I risultati del campo sono stati positivi per noi, ma non dimentichiamo che i margini di recupero sono quelli che sono. Resto convinto che il Bakery, più che su Matera, debba fare la corsa solo su se stesso, pensando a una partita alla volta».
Non una frase fatta. Vivere alla giornata, forse anche meno. Sabato si va a Reggio Calabria, sul campo di una squadra in piena corsa per i play off. E la prospettiva è quella di andarci senza Rombaldoni, che significa poter contare su soli 6 uomini, con Rossetti non al top.
Sodini aggiunge: «Alleno un gruppo eccezionale, sostenuto da un pubblico immenso, che rappresenta un punto di partenza per la prossima stagione. Prepareremo al meglio la partita di Reggio Calabria, con un’unica certezza: la squadra spenderà anche l’ultima energia in campo. Per un allenatore questa è una delle gratificazioni più robuste che ci possano essere».
Ancora una pennellata sulla notte magica di sabato: «Abbiamo costretto Tortona a fare la partita che volevamo noi. Sorokas ancora una volta si è rivelato un trascinatore. D’altronde ultimamente Paulius sta viaggiando a 24 punti e 16 rimbalzi di media a partita. All’inizio la squadra ha giocato i migliori 14 minuti della mia gestione e, a quanto mi dicono, anche dell’intero campionato. Tortona è squadra più forte di noi, ci ha rimontato. Eppure, quando ci ha ripreso, abbiamo continuato a giocare e dimostrato che volevamo davvero la vittoria. Infante, ad esempio, ha giocato una partita di sostanza, prendendosi tante responsabilità. Sono soddisfazioni di peso».
Sono soddisfazioni. Con un retrogusto amaro, però. Amarissimo. Perchè la retrocessione rimane lì, a un passo. Anche se questo Bakery, più il destino lo manda giù e più lui si tira su.
E allora? La via d’uscita per risparmiarsi testate contro il muro è quella di capitalizzare al massimo in proiezione futura.
A cominciare da un pubblico tanto intelligente da andare oltre i risultati e da capire che tra poco in classifica i numeri si azzereranno tutti, ma che la maglia resterà. E per chi sa di sport, questo è tutto.
Carlo Danani