Una manciata di ore per metabolizzare. La fusione sportiva tra Assigeco e Piacenza Basket Club attira su di sè l’occhio di bue dell’attenzione. Progetto particolare, che trova la sua originalità e modernità legando due società di due regioni diverse, ma divise da una distanza minima a livello chilometrico. Sulla sponda lombarda la gente ha già avuto modo di abituarsi all’idea, essendo stata una sua precisa scelta quella di legarsi a un’altra realtà pur di salvare il diritto di serie A2. Su quella biancorossa, invece, la notizia dell’Assigeco a Piacenza ha avuto molto meno tempo di analisi. «Fin dai primi momenti in cui si era sparsa la voce – precisa Luigi Stecconi, presidente del Piacenza Basket Club-gli umori della nostra tifoseria nei confronti di questo progetto sono stati estremamente positivi e propositivi. Adesso che la notizia è stata ufficializzata ed è arrivata proprio a tutti, posso affermare con grande soddisfazione che la gente che ci segue abitualmente ha accolto questa fusione sportiva con molto entusiasmo. In queste ore tutti noi dirigenti abbiamo raccolto molti complimenti e segnali esclusivamente positivi». Una dozzina di anni fa, Stecconi fu uno dei principali attori dell’unione tra la piazza di Piacenza e quella di Fiorenzuola, insieme ad Augusto Bottioni. «Allora-ricorda Stecconi- ci fu un po’ di scetticismo, poi il tempo ci diede ragione, conquistando ottimi risultati sul campo. Anche per questo dico che la mia società ha fatto la scelta giusta, in un momento storico particolare anche a livello economico». Mentre le due dirigenze stanno tirando le fila della nuova collaborazione, spunta un obiettivo pratico: quello di riempire il Palabanca.
«Riempiamo il Palabanca: obiettivo 3.000 persone»
«Ci sono mille cose da fare – continua Stecconi – L’entusiasmo non ci manca. In più, si confrontano due gruppi di lavoro che hanno grandissima esperienza e che, dati alla mano, sanno come muoversi in ogni direzione. La strada è lunga, ma siamo convinti che il nuovo motore sia molto potente. All’atto pratico, si tratta di riempire il Palabanca. Ai tempi del Morpho, quando disputammo la serie A2, le risposte della gente furono eccezionali. Il secondo campionato nazionale è molto appetibile, oltre che stuzzicante per gli appassionati. E’ una grande occasione per la nostra città e per tutto il territorio. Puntiamo a raggiungere tremila presenze fisse. Unendo le due tifoserie, più una fetta di amanti del basket che saranno senz’altro sensibili a questo richiamo, crediamo col tempo di arrivarci». Un tempo, quello dell’accordo, che parte, da quanto intuito durante la conferenza stampa di sabato, con precisi paletti: la verifica, severa, ci sarà già nei prossimi mesi, per capire se il progetto può funzionare. Tra un anno, poi, si vedrà. «L’idea di base – conclude Stecconi -èquella di sviluppare il discorso su una base pluriennale. Siamo partiti con tantissimo ottimismo, altrimenti che senso avrebbe avuto? E’ una situazione nuova per tutti, andranno ad unirsi due anime distinte, sotto al nome Assigeco. Ci aspetta un lavoro capillare che siamo convinti ci porterà molto lontano».
Carlo Danani