Tegola sull’Assigeco. Tegola pesante: Matteo Formenti fuori per un mese e mezzo, forse due. La doccia gelata è arrivata nella notte tra domenica e lunedì dopo che il giocatore, durante la partita con Mantova, era caduto in un contrasto di gioco, battendo violentemente la mano sinistra sul parquet. Il responso clinico parla di frattura e, per questo, Matteo nelle prossime ore sarà operato. Il suo rientro è previsto per gennaio inoltrato che, al netto del calendario, significa saltare almeno 7 partite, magari anche qualcuna in più. Stagione sempre più maledetta per Formenti, costretto a saltare buona parte del pre-campionato e le prime partite ufficiali a causa di un infortunio muscolare. Poi la lenta e costante ripresa, fino a ritagliarsi un posto in quintetto, nel pieno rispetto dei piani societari, che a lui affidavano parecchie responsabilità, specie in attacco. Dante Anconetani allarga le braccia: «Gli infortuni fanno parte dello sport – sottolinea il direttore sportivo di Assigeco – ma questo per Formenti è davvero troppo. Prima lo stop perla gamba, adesso questo per la mano. Con lui in campo sarebbe stato un po’ più facile per tutti. Così, invece, le cose tornano a complicarsi. Anche perché, parere personale, negli equilibri di squadra Matteo poteva diventare l’ago della bilancia». Formenti domenica costretto a lasciare il campo proprio quando la partita cominciava a farsi incandescente. «Alla distanza – aggiunge Anconetani – ci è mancata una rotazione che ha avuto il suo peso, soprattutto in una contesa poi conclusa con un tempo supplementare». Già, un over time dove l’Assigeco ha ben poco da recriminare. Sulla coda dei tempi regolamentari, invece, il rammarico scorre a fiumi. «Sul piano tecnico abbiamo recuperato la partita in maniera egregia, sfoderando un grande spirito difensivo. E pure l’ultimo pallone è stato giocato benissimo da Hasbrouck. Per vincere spesso ci vuole anche un pizzico di fortuna e noi stavolta non l’abbiamo proprio avuta». Già, Hasbrouck. In campo nonostante il parere contrario dei medici e senza tre giorni di allenamenti a causa di un infortunio comunque ancora da monitorare nonostante il partitone giocato da Kenny. «Grande ammirazione innanzitutto per l’uomo, che ha dimostrato un forte senso di appartenenza alla maglia. E poi al giocatore, un vero leader in campo. I compagni lo hanno cercato per tutto l’arco della contesa e lui ha ripagato la squadra con una partita di altissimo spessore. Non è bastato per vincere, ma le stagioni importanti si costruiscono anche su esempi di questo tipo». Settimana corta per il campionato. Giovedì si torna in campo per il turno infrasettimanale. Per l’Assigeco la direzione è quella di Ferrara. «Ci attende una nuova partita durissima – conclude Anconetani – Ripartiamo da un ritrovato spirito difensivo e da una compattezza di spogliatoio che rappresenta la miglior garanzia per interrompere questa striscia di sconfitte».
Carlo Danani su Libertà del 6 Dicembre 2016