E’ stato presentato ieri, nella suggestiva cornice del Barino di Piazza Cavalli, il nuovo progetto che si propone di riportare, a distanza di una quarantina d’anni, il basket femminile nella città di Piacenza. Nato sulla spinta del Basket Sole, con l’avvallo del comitato provinciale FIP e l’appoggio di 10 squadre della provincia (Bakery Piacenza, Assigeco Piacenza, Borgonovo, BC Val d’Arda, Gossolengo, Rivergaro, Sarmato, Castellana, Ponte dell’Olio e Podenzano), il “Fulmine Rosa” parte già dalla presentazione dal cuore della città di Piacenza, perché lì vuole nascere ed operare.
A prendere la parola sono Carlo Danani e Laura Rovellini, dirigenti rossoblù che ricordano i fasti della Salus et Virtus, ultimo baluardo di un movimento femminile cittadino che negli ultimi 40 anni ha conosciuto un lungo letargo ma che, ora, è pronto a risvegliarsi: “E’ un progetto da condividere con tutte le altre realtà, perché solo insieme possiamo rinverdire un movimento che, a conti fatti, manca da 40 anni”.
Presenti anche le istituzioni sportive, da Antonio Galli, delegato provinciale FIP, a Robert Gionelli, delegato piacentino per il CONI: entrambi hanno espresso grande soddisfazione non solo per la nascita di una nuova realtà sportiva, ma anche e soprattutto per lo spirito collaborativo che da subito ha animato questo Fulmine Rosa, un progetto che fa da trait d’union tra un glorioso passato (nel nome, con il Fulmine Piacenza, e nelle intenzioni con la Salus et Virtus), ed un presente e futuro di belle speranze.
In sala anche un imprenditore molto legato, negli scorsi anni, alla nostra città: Antonio Cerciello, che con la sua Nordmeccanica ha portato la pallavolo femminile ai massimi livelli continentali, prima del trasferimento in quel di Modena. “Un semplice amico”, viene descritto dai diretti interessati, con la chiara speranza che possa diventare qualcosa di più.
In termini più pratici, il Fulmine Rosa disputerà da subito il campionato di Serie C Femminile, con giocatrici di Piacenza e provincia (il roster è in fase di allestimento); resta da individuare il campo di gioco, che nelle intenzioni non può che essere uno dei campi cittadini. Parallelamente, proseguirà l’attività giovanile con l’intento di allargarsi ulteriormente, per avere un vero e proprio bacino cittadino.