Partire dalla fine per ricominciare da capo: potrebbe essere questo l’incipit della prima gara del campionato della Serie A2 Est ,quest’anno targata Old Wild West , che domani alle 18 al PalaBanca vedrà contrapposte l’Assigeco Piacenza e la De Longhi Treviso nel match che segnò la fine della scorsa stagione regolare regalando ai veneti la prima piazza per la post season vinta poi dalla Virtus Bologna.
Due squadre che ripartono da zero ma con gli stessi identici obiettivi del campionato 16/17: una salvezza tranquilla per gli uomini del neo coach Zanchi con possibile vista Playoff, la rincorsa alla promozione per il team allenato anche per questa stagione da Stefano Pillastrini.
Patron Curioni, dopo lo sfortunatissimo campionato dello scorso anno ha sostituito l’esordiente head coach Andreazza col rientrante Zanchi ed ha affidato la costruzione della squadra al neo GM Bausano che senza perdere troppo tempo ha costruito in poche settimane un roster (quasi) totalmente nuovo: dentro l’ex Bakery Piacenza Giacomo Sanguinetti per Francesco De Nicolao, Guyton da Braunschweig (BBL, serie A tedesca) prende il posto ed il ruolo di realizzatore che fu di Kenny Hasbrouck, accasatosi a Rieti; Reati e Luca Fontecchio le ali tricolori di sicuro affidamento mentre Oxilia in prestito dalla Virtus avvrà finalmente un ruolo da protagonista dopo il clamoroso mondiale under 19 disputato, culminato con l’argento e l’inserimento nel quintetto ideale della rassegna.
Sotto le plance, salutato un asso come Bobby Jones con destinazione Mantova, ecco Jonathan Arledge, che dal girone Ovest (Latina), passa a quello orientale. I confermati sono dunque Valerio Costa, che dopo una stagione caratterizzata dai mille problemi fisici è finalmente pronto per dar man forte nel ruolo di playmaker; Nemanja Dincic, rivelazione sotto canestro con l’infemeria Assigeco piena, Formenti, che sembra totalmente recuperato e ultimo ma non ultimo Capitan Luca Infante cui sarà affidato anche per questa stagione il ruolo di 5 titolare e leader indiscusso.
La De Longhi non è certo stata meno “rivoluzionaria”; dopo aver abbandonato in modo deludente la passata stagione con la sconfitta per 3-1 in semifinale Playoff contro la Fortitudo Bologna hanno detto addio Zoltan Perl, tornato in patria, Davide Moretti volato a Texas Tech, Andrea Ancellotti che a 29 anni si giocherà la sua occasione in A con Pesaro, Tommaso Rinaldi, futuro compagno di squadra di Hasbrouck all’Aurora, Jesse Perry, che ha firmato per l’ambiziosa Trapani, Andrea Saccaggi andato a Latina ed infine La Torre, che terminato il prestito è rientrato a casa madre all’Olimpia Milano.
A grandi ed importanti partenze rispondono però una campagna acquisti assolutamente sbalorditiva che fa da contrappeso al quasi totale azzeramento del roster operato a fine stagione ed una conferma fondamentale come Fantinelli in regìa che quest’anno dovrà coordinare giocatori del calibro di John Brown, Gherardo Sabatini, Bernardo Musso, Michele Antonutti e Davide Bruttini, atleti di assoluto livello per la categoria. Il backup del playmaker trevigiano sarà Matteo Imbrò, talento puro per vari motivi non ancora sbocciato totalmente, mentre è stata confermata la permanenza di Matteo Negri nel ruolo di guardia.
La partita, sulla carta, vede Treviso con i favori del pronostico dato anche il recupero in extremis di alcuni elementi del roster Assigeco, su tutti Jack Sanguinetti, ma non c’è momento probabilmente momento migliore per incontrare una delle assolute corazzate e favorite alla vittoria finale: la storia ci ha spesso insegnato che le più grandi sorprese avvengono spesso ad inizio campionato.