Riprendersi dopo uno schiaffo inaspettato non è mai cosa facile, soprattutto dopo un periodo estremamente positivo come quello vissuto da Pallacanestro Fiorenzuola 1972 in questo primo scorcio di stagione.
La sconfitta casalinga patita con Pol. Arena Montecchio ha fatto tornare i gialloblu in palestra con gli occhi della tigre in settimana, dopo essersi fatti raggiungere in testa alla classifica da quella Virtus Spes Vis Imola battuta al PalaRuggi con una prestazione esaltante 2 settimane fa.
Il compito a cui sono chiamati capitan Garofalo (ancora alle prese con la distorsione alla caviglia) e compagni è tuttavia molto insidioso.
La trasferta che attende Fiorenzuola, infatti, è di quelle più complesse, con ben 300 km a dividere Fiorenzuola dal Multieventi Sport Domus di Rimini, luogo dove i gialloblu affronteranno Pallacanestro Titano San Marino domenica 3 dicembre alle ore 18.00.
Titans San Marino si trovano in una posizione non consona alle recenti stagioni disputate, accontentandosi al momento del penultimo posto in graduatoria a braccetto con Gaetano Scirea Basket Bertinoro.
La squadra allenata da coach Foschi non viene tuttavia sottovalutata dallo staff gialloblu, che la ritiene in una posizione inferiore rispetto alle qualità presenti nella rosa.
Gamberini è il go-to-guy della squadra, i 26 punti realizzati contro Pontevecchio, in una partita tirata fino all’ultimo canestro di De Gregori (che ha sancito la sconfitta di San Marino), lo dimostrano ampiamente.
Giocatori conosciuti a Fiorenzuola sono anche Grassi, Silvestrini e Macina.
San Marino è una squadra con ottimi valori morali e una difesa compatta, lo dimostrano gli scouting delle scorse gare. In fase offensiva, la squadra di Foschi non va oltre i 66,5 punti di media a partita, una delle chiavi di questo inizio di campionato zoppicante nonostante i buoni valori complessivi della squadra
Domenica Pallacanestro Fiorenzuola 1972 sarà ospite di un territorio lontano, dopo un lungo viaggio, con una sola certezza; l’obiettivo ormai è quello di andare avanti e non fermarsi alle prime difficoltà.