Anno nuovo, roster (quasi) nuovi: Treviso ed Assigeco inaugurano il girone di ritorno

Inizia un girone di ritorno all’insegna delle novità per l’Assigeco Piacenza e la De Longhi Treviso che oggi si sfideranno alle 20.30 al Palaverde in una partita di estrema importanza: in caso di vittoria Piacenza aggancerebbe i trevigiani all’ottavo posto, l’ultimo valevole per i Playoff, dovesse essere Treviso a conquistare i due punti sarebbe un ulteriore segnale di ripresa dopo la roboante vittoria in casa di Orzinuovi.

All’andata furono gli uomini di Zanchi ad imporsi quasi a sorpresa grazie alle prove strabilianti di Sanguinetti (14+10 assist) e Formenti contro una squadra tutta nuova e priva di un uomo cardine come Matteo Fantinelli, tornato ora a pieno regime al servizio di coach Pillastrini. Parlavamo però di un 2018 colmo di novità per le due franchigie: l’Assigeco dopo aver riportato a “casa” Marco Passera ha confermato ufficialmente le cessioni in prestito di Nemanja Dincic a Treviglio e di Valerio Costa alla Gimar Lecco in serie B; curiosamente il playmaker potrebbe esordire con la nuova maglia proprio nella città che fino a poche ore è stata sua dato che i lombardi scenderanno in campo stasera nella tana della Bakery Piacenza.

Treviso invece, dopo aver  messo sotto contratto Eric Lombardi un mese fa per sostituire l’infortunato Bruttini ha finalmente trovato il secondo USA da poter affiancare a John Brown, è di pochi giorni fa infatti la notizia della firma della point guard giramondo Isaiah Swann, già visto brevemente in Italia con le casacche di Imola e Scafati. L’americano 32enne andrà a dar man forte a Gherardo Sabatini e Matteo Imbrò che fino ad oggi si sono spartiti i compiti in regìa.

Per Piacenza come all’andata il compito più difficile sarà quello di limitare l’esperienza e la stazza dei lunghi trevigiani sotto canestro: i curricula di Brown, Antonutti e del neo arrivato Lombardi parlano da soli, insieme raccolgono ben 19 dei  36 rimbalzi che la De Longhi cattura tutte le settimane nei pressi del ferro ed i primi due segnano rispettivamente 19.8 e 17.2  punti a partita (migliori marcatori della squadra) grazie anche al gioco di Pillastrini che predilige ancora una dimensione più interna rispetto a quella perimetrale (41.7 a partita le conclusioni all’interno della linea dei 3 punti, più o meno 20 le conclusioni dall’arco).

Infante, Arledge, Oxilia e Fontecchio saranno così chiamati alla solita prova di guerrieri, ma chissà se, come all’andata, non possa spuntare la zampata decisiva di Jack e Scootie.