Assigeco nella tana della Fortitudo Bologna

Dopo la cocente sconfitta con Trieste e l’ennesimo rinvio della certezza della salvezza matematica, l’Assigeco Piacenza si appresta ad affrontare una trasferta tanto difficile quanto affascinante in casa di uno dei club storici della pallacanestro italiana: la Fortitudo Bologna.

Ad oggi solo due squadre sono riuscite ad espugnare il PalaDozza (Ravenna e Treviso) che si è confermato, ancora una volta, uno dei fattori determinanti nel campionato dei bolognesi che attualmente occupano la seconda posizione in classifica alle spalle di Trieste.

La Fortitudo, poche settimane fa, ha dovuto fare i conti con l’addio, per motivi di salute, di coach Boniciolli sostituendolo con una delle icone del basket italiano: Gianmarco Pozzecco.

L’entusiasmo portato dall’arrivo del nuovo coach ha già prodotto due vittorie nelle prime due partite con il Poz in panchina.

Altro cambiamento, rispetto alla partita d’andata, è l’inserimento dell’ex Pistoia Teddy Okereafor al posto di Alex Legion, ceduto alla Dinamica Generale Mantova.

L’altro straniero della F è la guardia Demetri McCamey, autentico giramondo con esperienze in Turchia, Australia, Giappone e nella D-League americana, autore, fino a questo momento di un campionato fatto di alti e bassi.

Il gruppo degli italiani è costituito da giocatori navigati nella categoria e dal curriculum importante, come il capitano Stefano Mancinelli (12 punti e 5,7 rimbalzi di media a partita), Daniele Cinciarini (12,6 punti di media), l’ex Assigeco Robert Fultz, Alessandro Amici (7,6 punti di media) e l’ex Virtus Bologna, Guido Rosselli.

Dalla panchina escono gli “incursori” Nazareno Italiano, Giovanni Pini, Luca Gandini e Matteo Chillo, pronti a sparigliare le carte agli avversari in corso d’opera.

Per i ragazzi di coach Riva espugnare il PalaDozza significherebbe non solo centrare la salvezza matematica senza dover dipendere dal risultato di Ravenna-Bergamo, ma anche entrare di diritto nei libri di storia dell’Assigeco Piacenza.

I ROSTER

Consultinvest Fortitudo Bologna: 4 Boniciolli, 5 Cinciarini, 6 Mancinelli, 7 Okereafor , 8 Legion, 9 Fultz, 10 Murabito, 14 Montanari, 15 Chillo, 18 Gandini, 19 Amici, 20 Rosselli, 22 Pini, 31 Italiano, 32 McCamey, 40 Bryan. All: Pozzecco.

Assigeco Piacenza: 1 Guyton, 2 Montanari, 3 Passera, 5 Sanguinetti, 6 Diouf, 8 Fontecchio, 9 Formenti, 10 Infante, 13 Seye, 20 Livelli, 21 Arledge, 23 Oxilia, 24 Amoroso, 44 Reati. All. Riva.

INFORTUNATI E INDISPONIBILI

Tommaso Oxilia continua ad avere un lieve problema all’alluce che lo sta condizionando già da alcune settimane ma sarà, comunque, della partita.

DICHIARAZIONI DELLA VIGILIA

Cesare Riva, coach: “Sapevamo che questo finale di campionato ci avrebbe riservato l’onere ma allo stesso tempo l’onore di affrontare le prime della classe una in fila all’altra. Domenica scorsa siamo andati molto vicini a battere la capolista Trieste, mettendo in campo oltre a grinta ed energia difensiva anche una buona pallacanestro offensiva, specie nel primo e ultimo quarto. In un tempio del basket come il PalaDozza servirà aumentare in termini di minuti la qualità del nostro gioco per affrontare una squadra costruita per tornare dove merita, grazie ad una tifoseria unica in Italia. Sarà una bella emozione e l’ennesima occasione per mostrare quello che quotidianamente facciamo in palestra al cospetto di una squadra ambiziosa e talentuosa come la Fortitudo”.

Luca Infante, capitano: “Domenica sarà un’altra finale per noi a Bologna. Questa salvezza che fatica ad arrivare sta diventando un’agonia. Negli ultimi mesi siamo migliorati tanto sia a livello di squadra si a livello tecnico. Dobbiamo andare a Bologna consapevoli di potercela giocare, sappiamo di andare in un campo molto difficile ma non abbiamo paura. Ripartiamo dalla sconfitta con Trieste, immeritata per quello che abbiamo fatto vedere in campo e penso che se giocheremo ancora con la stessa voglia e con la stessa intensità potremmo giocarcela ad armi pari con la Fortitudo che, a mio avviso, con Trieste e Treviso, è una delle più serie candidate alla promozione in Serie A. Bisogna entrare in campo concentrati, con il coltello tra i denti, buttando in campo tutto quello che si ha in corpo”.