Bakery Piacenza – Axpo Legnano 65-95 (21-26; 38-48; 51-72)
Gara 5 play-out Serie A2
A FINE CRONACA, LE PAGELLE DELLA STAGIONE.
Bakery Piacenza: Castelli 6, Appling 10, Green 9, Orlandi NE, Spera, Perego 14, Cassar 1, Guerra 10, Pederzini NE, Pastore 14, Bracchi 2. All. Di Carlo
Axpo Legnano: Raffa 14, Thomas 19, Bozzetto 5, Corti, Berra, Biraghi, Coraini, Bortolani 19, Ferri 18, Bianchi 5, Lagana 5, Serpilli 10. All.Mazzetti
Siamo all’atto finale. 4 partite equilibratissime precedono la gara decisiva di questa sera, che decreterà chi potrà rimanere in serie A2 e che discenderà nel baratro della serie B. Dopo gara 1 vinta agevolmente dai biancorossi, Legnano ha saputo reagire prima in gara 2 e successivamente ha surclassato Perego e compagni in gara 3, in terra lombarda. 3 giorni fa, le speranze sembravano essere svanite quando Thomas infila il +14 a 5 minuti dal termine della partita, ma Green e Appling con una serie di colpi proibiti fanno rinascere e la Bakery e con il canestro finale del numero 1, siamo questa sera a vivere la temutissima gara 5.
1°quarto
Charles Thomas apre le danze con uno step-back ben eseguito. Ci mette poco a replicare il numero 3 e a seguirlo c’è Bianchi con un gioco da 3, piazzando lo 0-7. Appling è il primo marcatore biancorosso e a seguirlo c’è Andrea Pastore con una bellissima tripla, sfruttando cosi’ il grossolano errore di Ferri che gli regala il pallone. Bozzetto e Green si rispondono col tiro da 3, piazzando cosi’ 8-10. Ferri e Bianchi buttano dentro il +6 ma Appling riduce lo svantaggio poco dopo a 4 lunghezze. Thomas e Raffa segnano e Di Carlo sul 10-18 chiama un time-out forzato visti i continui errori in fase offensiva. Rientrati, Castelli realizza la tripla del -5 ma Thomas dalla lunetta fa 2 su 2 e rimaniamo cosi’ sul 13-20. Thomas sbaglia il canestro più facile al mondo e cosi’ Guerra in contropiede va a segno da 3 ma dall’altra parte la risposta di Ferri è immediata e il parziale rimane di 9 lunghezze. Guerra e Perego da 2 riducono lo svantaggio sul 21-26, punteggio con la quale si conclude il primo quarto. Primi 10 minuti davvero incandescenti con ottime prodezze da parte di entrambe le franchigie. Thomas unico in doppia cifra, quota 13 p.
2°quarto
Serpilli ammazza questo inizio di secondo quarto con 4 punti e Legnano vola sul 21-30. Perego accorcia con il 23esimo punto Bakery ma dall’altra parte Serpilli segna ancora e l’Axpo ora è 23-32 con Piacenza incapace di creare occasioni vista l’ottima difesa lombarda. Bortolani spara la bomba e infila il +12 , lasciando increduli i tifosi locali. Lagana segna e Legnano manda Di Carlo al time- out con un distacco di 14 punti, lasciando impietrito il palazzetto. Appling e Castelli infilano e la Bakery ritorna a -12 ma la situazione è abbastanza critica, con Legnano che arriva al tiro troppo facilmente. Pastore va a segno da 3, piazzando il 32-43 ma Ferri non fallisce i 2 liberi dall’altra parte. All’improvviso, 2 lampi da 3 di Marques Green, il fantasista, che porta la Bakery a 7 lunghezze da Legnano a 1’ dal termine. Poco prima della sirena, Ferri infila il suo ottavo punto, e il secondo quarto si conclude con Piacenza sotto di 10 lunghezze, 38-48.
3°quarto
Bortolani infila due triple e Bozzetto lo segue con un tap-in. E’questo l’inizio di terzo quarto che sciancisce il -18 con cui la Bakery crolla all’inferno. Pastore da 3 infila il 41-56 ma Raffa in contropiede mette il +17. Bortolani per l’ennesima volta da 3 cala il sipario sul +20. Ferri da 3 ed è 43-66. Perego ne infila 6 di fila, portando i biancorossi sul -17, 49-66. Il terzo quarto si conclude sul 51-72. Non dico comico, ma poco ci manca. La Bakery non entra in campo e Legnano ne approfitta a suon di triple, piazzando cosi’ un parziale di 21 punti che ora come ora è insormontabile. Bortolani miglior marcatore con 16 punti (4 su 4 da 3 punti).
4°quarto
Raffa da 3 incrementa il vantaggio dell’Axpo che vola sul 52-75. L’ultimo quarto è un’agonia per i biancorossi, tanto da subire un parziale di 7-16, piazzando cosi’ il 59-91. Ci sono davvero poche parole. Si conclude col 65-95 l’avventura della Bakery in serie A2. Unica nota positiva: i primi due punti di Luca Bracchi al termine.
Non ci sono parole. Dopo la rocambolesca vittoria di gara 4, ci si aspettava tutt’altro dai ragazzi della Bakery. In 40 minuti, mai è stata impensierita la corte dei Knights che dal primo minuto non sono mai andati in svantaggio. Si conclude cosi’, un’avventura che aveva dello straordinario.
A fine partita i festeggiamenti iniziano, e i beniamini di Piacenza, dopo il saluto ai tifosi, si allontanano negli spogliatoi, affranti e sconfitti.
Gran merito, e a mio parere, uomo partita è Giordano Bortolani: un ragazzo classe 2000, scuola Armani, capace a soli 19 anni di trasmettere tranquillità e sicurezza sul parquet, concludendo il match con 5/5 da 3 punti. Il 12 e Thomas sono i migliori marcatori con 19 punti, seguiti da Ferri con 18 e e Raffa con 14.
Per la Bakery è commovente la prova di Perego, miglior realizzatore con 14 punti assieme a Pastore , seguiti da uno spento Appling (10) e Guerra.
PAGELLE:
0– Riccardo Castelli, 7,5: Nel momento del bisogno, il numero 0 è sempre pronto a dare la carica alla squadra. Una prima parte di stagione deludente è seguita da un finale da 5 stelle, sfoderando anche triple fondamentali. Pecca in prestanza fisica, vista anche l’età.
1– Keith Appling, 9,5: Il Salvatore. Arriva da sconosciuto l’ex Orlando Magic ma in pochi mesi incanta i tifosi piacentini, facendoli sognare fino alla fine. A parte l’esordio con l’Imola (16) e la decisiva gara 5( 10), sforna sempre prestazioni da minimo 20 punti, regalando emozioni a go-go e diventando l’incubo delle difese avversarie.
4– Marques Green, 7: Arrivato a Piacenza, la città era in festa: finalmente un fenomeno! Il playmaker ex Avellino e Roma sforna prestazioni da oscar, alternandole però, a prove non brillanti e quasi irritanti, scatenando più volte sugli spalti l’ira dei beniamini biancorossi.
8– Andrea Spera,6: E’ sufficiente. Dopo l’addio di Crosariol, serviva un nuovo pivot, e la società vede nel classe 96 di Cecina il possibile sostituto. Apprezzabile l’impegno, ma forse non adeguato per questa categoria.
9– Riccardo Perego, 9: Il capitano. Immortale e commovente la sua stagione. Fa di tutto per i compagni, per i tifosi, per la città. A 38 anni dimostra di valere e di non aver spento la benzina. Indimenticabile il buzzer beater in gara 2 contro Cassino.
10– Kurt Cassar, 7: Il giovane lungo dà il suo contributo come può,rientrando più volte anche nel quintetto titolare. E’ inesperto, e si vede, ma d’altronde a 20 anni, ha ancora una carriera davanti, che se continua su questa strada, potrà diventare gloriosa.
11– Filippo Guerra, 7,5: Pippo esce dal guscio forse troppo tardi. Lo scarso utilizzo nella prima fase di campionato lo fa perdere dai radar e con l’arrivo di Di Carlo la situazione non migliora. Nelle ultime giornate, e soprattutto nei play-out, sforna prestazioni sublimi che aiutano la squadra in molte circostanze. Grande prova in gara 4 a Legnano.
13– Riccardo Pederzini , 5,5: L’unica insufficienza. Mi duole dirlo ma “Pede” non entra mai in massima condizioni, dimostrando più volte carenze in fase offensiva. Uno dei massimi fautori della promozione del 2018 si credeva potesse fare bene anche in A2, ma cosi’, a mio parere, non è stato.
17– Andrea Pastore, 8: Andrea Pastore inizia la stagione in modo pessimo, scatenando spesso ira e contestazioni sulle tribune del PalaBakery. Col tempo, Andrea comincia a raddrizzare la mira e in poco tempo diventa un trascinatore a suon di bombe, conquistando il tifo biancorosso. Dimostra in più circostanze l’attaccamento alla maglia e ancora lo ringraziamo per quel bellissimo canestro contro Ravenna che ancora ci fa tremare.
24– Luca Bracchi SV: Il classe 2000 non viene praticamente mai utilizzato. In panca però è un ottimo motivatore e sempre presente a sostenere i suoi compagni.
Allenatore– Gennaro Di Carlo, 9: Arriva e subito sconfigge l’imbattuta Fortitudo. Mai amato dal pubblico piacentino, il coach compie un miracolo, portando una squadra allo sbaraglio a giocarsi i play-out e per poco non salva la franchigia. A discapito dei pareri altrui, l’allenatore a mio parere fa un ottimo lavoro, dimostrando carisma e professionalità.
15– Andrea Crosariol, 6: Svogliato e provocatore. Il 15 non si fa amare e spesso è irritante per i troppi errori sotto canestro. Alla Bakery però, per la seconda metà di stagione, manca proprio un pivot fisico per schiantare gli avversari. Rivedibile forse la scelta della società…
20– Alan Voskuil 7: Con l’arrivo di Appling, “il cecchino dell’Alabama” perde il posto a discapito di quest’ultimo e Green. Il danese nella prima parte a suon di triple trascina la Bakery. Il 20 però pecca in continuità, alternando prove da 30 punti a prove opache e dannose.
32– Alessandro Buffo SV: Non hai mai possibilità di dimostrare il suo potenziale, abbandonando la franchigia a gennaio.
Enea Bacciocchi